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iw1au

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Inserito il - 17/01/2011 : 00:11:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw1au  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  iw1au Invia a iw1au un Messaggio Privato
ik0zcw ha scritto:

Proviamo allora a fare qualche considerazione in merito.
Partiamo dalla IARU: se dovessimo analizzare la questione del rispetto del band plan dal punto di vista strettamente legale, è del tutto evidente che tale documento non ha alcun valore ufficiale per il Ministero, essendo un accordo frutto di una organizzazione privata di cui tra l'altro non tutte le associazioni nazionali possono far parte. Gli unici documenti che si possono far valere legalmente in Italia sono il PNRF ed il Codice delle Comunicazioni.
La nostra stessa associazione potrebbe non riconoscerne il valore, così come altre associazioni al di fuori dell'ARI. E' interessante notare invece come parole di forte critica e messa in discussione del band plan sono giunte proprio dall'interno dell'ARI stessa, come pubblicato nei primi comunicati di issfanclub.

Ma quale valore ha allora la IARU per i radioamatori di ogni fede associativa e per quelli che non aderiscono a nessun sodalizio? Va detto che il band plan è uno dei più grossi e riconosciuti sforzi a livello mondiale per armonizzare l'utilizzo delle frequenze radioamatoriali e per permettere a tutti di fare radio in maniera ordinata e costruttiva, senza generare disturbo tra tipolgie differenti di emissioni ed attività.
Un tentativo utile e lodevole, sicuramente non facile, ma evidentemente non privo di problemi ed incongruenze.
Per avere il massimo del riconoscimento la IARU dovrebbe quanto meno essere aperta a tutte le associazioni e non ad una per paese, in secondo luogo l'Italia più di altri paesi soffre delle limitazioni di gamma imposte dal PNRF ed in molti segmenti delle diverse bande il band plan è semplicemente inapplicabile! Se lo applicassimo poi al 100% sarebbe una ulteriore limitazione per i radioamatori italiani, già penalizzati dal PNRF non proprio in linea con altri paesi.

....

Mauro Olivieri IW3ROW

Ho tagliato il testo riportato, solo per concentrare il mio breve intervento...

Da che ricordo io, ma qualche OM più "datato" potrebbe darmi una mano, l'ITU aveva delegato alla IARU la gestione del nostro "orticello"; questa posizione, apparentemente non presidiante, a noi OM ci conviene, eccome! Infatti ci permette la massima flessibilità, ma... necessita di una buona autoregolazione che in questo caso sichiama Band Plan!

La IARU negli anni ha fatto un discreto lavoro di mediazione tra le varie esigenze legislative dei vari stati membri... ogni cosa è perfettibile, ma credo che ci sia poco spazio alle migliorie.
Sono d'accordo che nella IARU possano far parte anche altre associazioni rappresentative, ma in tal caso andranno pesate con il numero di associati (o qualcosa di simile), se no diventa un gioco di scacchi anziche' una ponderata mediazione...

Ma ciò che importa invece è il fatto che a casa nostra (leggi le ns. bande) possiamo fare quasi tutto, se si rispetta un Band Plan internazionale.

Se, come vedo, si cerca di tirare dentro il Ministero nelle ns cose, allora abbiamo finito di sperimentare!
Se, come vedo, datosi che il Band plan, per qualcuno, non è degno di essere osservato in virtù della libertà conferita dalla Legge, allora si andrà al caos più totale, se dovesse prevalere questo pensiero.

Infine se il 50,01% degli OM fosse contrario al band plan internazionale, ditemelo, poichè da subito vendo tutto quel poco che ho e mi cerco un hobby più ordinato...






Modificato da - iw1au in data 17/01/2011 12:13:09

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