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 Per gli autocostruttori di lineari valvolari
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I0JX

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Inserito il - 30/09/2020 : 21:39:30  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Questo post può essere di interesse per gli autocostruttori di amplificatori lineari valvolari (se ancora ce ne sono …) con i quali vorrei condividere una mia recente esperienza che potrebbe avere un certo interesse.

E’ noto come una delle questioni critiche per i lineari valvolari che arrivano ad operare sulla parte alta dello spettro HF sia la capacità verso massa al lato valvola del pigreco, costituita principalmente dalla capacità di placca della valvola stessa e dalla capacità del condensatore variabile di tune.

Anche ponendo detto condensatore al minimo la capacità complessiva risulta spesso troppo elevata per poter ottenere, ad es. sui 28 MHz, un Q pari a 12 (che è quello che usualmente rappresenta il miglior compromesso tra perdite e soppressione delle armoniche). Spesso si riesce ad ottenere l’accordo solo con un Q molto più elevato di 12, fatto che crea vari inconvenienti, quali corrente e temperatura troppo elevate nei componenti del pigreco e bassa efficienza complessiva. Se poi si vuole operare a 50 MHz la questione diventa ovviamente ancora più critica e principalmente per questo motivo molti lineari si fermano ai 28 MHz.

Recentemente mi sono voluto cimentare nella realizzazione di un amplificatore a 145 MHz con valvola similare alla 3CX800 che, contrariamente a come fanno un pò tutti sulla banda VHF, utilizza un normale circuito a pigreco (invece che linee o cavità).

La realizzazione si presentava veramente ardua se si pensa che, per lavorare a 145 MHz con Q=12, la capacità minima di placca - tutto compreso - dovrebbe essere di soli circa 10 pF tutto compreso. Mission impossible! Mi è allora venuta in mente una semplice soluzione (ma non sarò certamente stato il primo a concepirla) con la quale si può ridurre quanto si vuole la capacità minima di placca e lavorare quindi a 145 MHz con valori di Q ragionevolmente bassi.

L’idea consiste nel porre in parallelo al condensatore variabile di placca una bobina di valore tale che questa risuoni, insieme alla capacità minima, a 145 MHz, annullando così del tutto detta capacità. In realtà converrà far risuonare la bobina sui 120 MHz o giù di lì, così da non annullare del tutto la capacità minima ma lasciarne giusto quella che serva.

L’amplificatore così concepito funziona apparentemente bene mostrando un rendimento tipico degli amplificatori valvolari. Siccome l’ho finito di costruire oggi pomeriggio, continuandolo ad usare potrebbe uscire fuori qualche magagna che eventualmente segnalerò.

Sperando che questo post possa essere di interesse per qualcuno
73, Antonio I0JX








Modificato da - I0JX in Data 30/09/2020 21:43:23

 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2238  ~  Membro dal: 19/10/2005  ~  Ultima visita: 04/05/2024

i8vye

oltre 100 messaggi sul Forum


Inserito il - 01/10/2020 : 19:56:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i8vye Invia a i8vye un Messaggio Privato
Ciao Antonio, buonasera. Io certamente sono uno dei qualcuno interessati. Facci sapere come si comporta con il tempo.

Grazie per aver condiviso.

73’s de i8vye/i0 Giuseppe








 Regione Campania  ~ Prov.: Napoli  ~ Città: napoli  ~  Messaggi: 114  ~  Membro dal: 15/03/2006  ~  Ultima visita: 22/08/2024 Torna all'inizio della Pagina

I0JX

oltre 2000 messaggi sul Forum


Inserito il - 01/10/2020 : 21:50:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Ciao Giuseppe,

oggi l'ho provato a lungo e pare funzionare bene, stabile e efficente.

Avevo sbagliato i conti: per ottenere Q=12 a 145 MHz ci vorrebbero 5 pf non 10, figuriamoci!

73, Antonio I0JX








 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2238  ~  Membro dal: 19/10/2005  ~  Ultima visita: 04/05/2024 Torna all'inizio della Pagina

i0god

oltre 2000 messaggi sul Forum


Inserito il - 02/10/2020 : 03:13:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0god Invia a i0god un Messaggio Privato
Il problema è ben noto e per quello che ho visto io sul mio, la soluzione sta nel mettere la presa del condensatore di tune non all'inizio della bobina del PI greco ma dopo la prima spira. Io ho 33 pF di capacità tra tubo GU84B e zoccolo, più altri 8 pF di capacità dovuta alla impedenza di placca, se ci metti la residua di 15 pF del condensatore di tune ti trovi al limite. Con questo trucco ottengo una capacità di accordo del tune di 24 pF che vanno a risuonare con la bobina di 0.52 microH sufficienti ad ottenere il dip senza esitazioni. Il Q equivalente è 13. Inserendo la presa dopo la prima spira si ottiene una induttanza di 0.15 microH e tutto funziona in modo soddisfacente.
73 Godifredo








Modificato da - i0god in data 02/10/2020 03:15:06

 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2871  ~  Membro dal: 13/08/2005  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

I0JX

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Inserito il - 02/10/2020 : 09:04:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Ciao Godi,

ben risentito. Ero certo che tu ti saresti fatto vivo in una discussione che riguarda i lineari a valvole.

Per quanto riguarda la soluzione che tu hai ricordato non riesco bene a visualizzare come, attaccandosi ad una presa della bobina del pigreco, si possano neutralizzare, o almeno fortemente abbattere, tutte le varie capacità che entrano in gioco (placca, condensatore tune, stray). Bisognerebbe fare uno schemetto e comprendere l'interazione tra i vari componenti. Comunque se l'hai sperimentata tu con successo evidentemente funziona.

Immagino che la tua esperienza riguardi un lineare per HF che, senza un'apposita contromisura, diventerebbe critico nella banda più alta (28 MHz). Non so però quanto sarebbe facile esportare detta soluzione in 144 MHz ove il divario tra capacità ottimale (5 pF) e capacità effettiva è elevatissimo e le bobina del pigreco è piccolina. Nella foto sottostante si possono facilmente individuare la bobina del pigreco e la bobina "anti-capacità" (chiamiamola così).

Immagine:

176,48 KB

Misurando la capacità del condensatore variabile lato antenna che si ottiene in condizioni di accordo ho determinato che il pigreco lavora in condizioni ottimali di Q.

Il messaggio che ho voluto lanciare è che, in linea generale, la capacità totale di placca può essere facilmente azzerata ponendo una bobina in parallelo, facilmente tarabile utilizzando un grid dip meter e facendola risuonare sulla frequenza di lavoro.

73, Antonio I0JX








 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2238  ~  Membro dal: 19/10/2005  ~  Ultima visita: 04/05/2024 Torna all'inizio della Pagina

i0god

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Inserito il - 03/10/2020 : 11:50:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0god Invia a i0god un Messaggio Privato
Ciao Toni
in pratica si forma un circuito L -C-L che compensa in parte la capacità di placca. Il circuito, simulato con Pspice fornisce le prestazioni richieste con un ottimo return loss > 40 dB e una perdita di 0.3 dB. In effetti nel caso del tuo amplificatore per i 144 è difficile da realizzare ma negli atri casi è possibile e non crea altri problemi. Al contrario, quello che non si riesce ad abbattere è la capacità parassita delle induttanza di blocco sulla placca che fornisce ben 8 pF. Qui entrano in gioco le pareti della scatola e i componenti vicini che per quanto distanziati fanno sentire la loro presenza. Anche parti in plexiglass che avevo usato per sostenere il circuito di placca sono nocivi e vanno minimizzati per avere la minore capacità possibile.
73 Godifredo
PS devo fare la calibrazione di un wattmetro, hai un tappo Bird 2500H da prestare per un'ora?








Modificato da - i0god in data 03/10/2020 11:52:20

 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2871  ~  Membro dal: 13/08/2005  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

I0JX

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Inserito il - 03/10/2020 : 13:33:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Sì Godi, disegnando il circuito risulta subito evidente come, con la soluzione da te adottata, la reattanza induttiva della spira venga a trovarsi in serie con la capacità di placca della valvola e quindi la riduca. Non riduce invece la capacità residua del condensatore variabile di tune e altre minori capacità che spuntano qua e là.

Tutto sta sulla frequenza di lavoro. Per i 28 MHz va bene, ma già quando si passi ai 50 MHz le cose diventano più critiche. Paolo I4EWH mi ha scritto riportandomi come nell’amplificatore Alpha per i 50 MHz abbiano dovuto fare la presa a tre spire, in quanto una sola non bastava.

Sui 144 MHz per ottenere un Q=12 la capacità totale di placca (valvola + condensatore variabile di tune + frattaglie) dovrebbe essere di soli 5 pF (non 10 come avevo erroneamente scritto prima), per cui la tecnica della presa sul pigreco non può più funzionare. Ponendo invece una bobina aggiuntiva in parallelo al condensatore variable di tune si ottiene un circuito risonante parallelo che, alla frequenza di risonanza, presenta un’impedenza infinita azzerando così la capacità totale di placca. Se si vuole proprio completamente azzerare detta capacità totale bisognerebbe far risuonare la bobina a 145 MHz (facilissimo con il grid dip); ove invece si desideri lasciare in essere un pò di capacità basta far risuonare la bobina aggiuntiva su una frequenza più bassa (nel caso mio andava bene 120 MHz).

La tecnica della bobina aggiuntiva in parallelo può ovviamente essere adottata anche in 50 MHz o 28 MHz, con l’avvertenza che se si ha a che fare con un amplificatore multi banda (tipo 1.8 – 28 o 50 MHz) la bobina aggiuntiva deve essere inserita tramite relè solo nella banda in cui serva (cioè 28 o 50 MHz).

Per quanto riguarda il tappo Bird, in HF io uso il wttmetro Bird mod. 4715 con linea da 1 5/8’’ il quale utilizza dei tappi incompatibili con quelli del comune mod. 43. Ma non è un problema in quanto, visto che non abitiamo proprio vicini e che dovremmo comunque evitare di vederci due volte, potresti passare tu qui dove c’è tutto quello che serve per calibrare il tuo strumento. Fammi sapere.

73, Antonio I0JX








Modificato da - I0JX in data 03/10/2020 13:36:33

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i0fdh

meno di 50 messaggi sul Forum


Inserito il - 03/10/2020 : 19:45:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0fdh Invia a i0fdh un Messaggio Privato
Ciao Antonio
Ti riporto quanto feci a suo tempo con la 4CX250, non utilizzai il p-greco bensì un circuito risonante serie con il punto di alimentazione HV al centro della bobina e variabile di accordo a fine bobina.
L’accoppiamento con l’uscita era fatta con una spira ben isolata.
73 I0FDH Riccardo








  Firma di i0fdh 
Sezione di Roma

 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: roma  ~  Messaggi: 26  ~  Membro dal: 26/11/2005  ~  Ultima visita: 11/08/2023 Torna all'inizio della Pagina

I0JX

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Inserito il - 04/10/2020 : 12:04:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Ciao Riccardo,

la soluzione all'epoca da te adottata è quella che gli inglesi chiamano "series-tuned", vedi figura allegata. Per maggior chiarezza io preferisco chiamarla "mezzo push-pull" in quanto la seconda valvola (che non c'è) viene sostituita con una capacità equivalente (C3 nella figura).

Immagine:

90,55 KB

Prima di adottare il pi-greco classico avevo provato proprio quella soluzione ma, dopo averci perso non poco tempo, ho dovuto rinunciarvi avendo avuto serie difficoltà a realizzare un loop di pick-up della RF (L3 nella figura) che consentisse di ottenere una buona efficienza dello stadio. Tra le difficoltà vi era il fatto che tra loop di pick-up e bobina di placca (L2 nella figura) c'erano oltre 5.000V di picco (continua + RF) per cui non si lavorava agevolmente.

Non intendendo fare i lavori meccanici necessari per realizzare linee o cavità, alla fine ho ripiegato sul classico pigreco che, con la bobina aggiuntiva in parallelo al condensatore variabile di tune, si è dimostrato funzionare bene,

73, Antonio I0JX

P.S. per Godi: dalla foto del lineare Alpha per i 50 MHz che mi ha inviato I4EWH si evince come la bobina di tre spire intesa a ridurre la capacità di placca della valvola sia del tutto separata dalla bobina del pigreco. Nel tuo caso invece, se ho ben capito, la spira a valle della quale è appeso il condensatore variabile di tune fa parte del pigreco (in altre parole è accoppiata con le spire di quest'ultimo). Non so quanto sia importante, comunque te l'ho voluto segnalare.








Modificato da - I0JX in data 04/10/2020 12:08:15

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i0god

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Inserito il - 04/10/2020 : 15:52:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0god Invia a i0god un Messaggio Privato
Esattemente Toni, è proprio così. Ti inserisco la foto del PI greco e si vede che la bandella che parte dalla prima spira va al condensatore del tune che sta sotto

Immagine:

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IU3QJZ

ex I3QJZ


Inserito il - 05/10/2020 : 20:33:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IU3QJZ Invia a IU3QJZ un Messaggio Privato
Buona sera porto la mia non chiamiamola esperienza ma constatazione sono entrato in possesso di un lineare Commander II che monta una 3cx800a7 sorella maggiore della 8875 ma uguale a parte tensione di filamento a questa, loro usano un condensatore a pistone citato da 24pf su uno schema e da 30 pf su un'altro il quale fa bene o male il suo lavoro con una presa link un pò particolare non ho la vostra competenza per dire di piu' però bene o male funziona ho dovuto cambiare il condensatore di uscita in quanto montava un 500pf anziche un 120 come su schemi più recenti e non si trovava praticamente il dip di placca mettendo un 200pf che avevo è più presente lo schema di questo si trova in rete il mio è una serie tra la prima e la seconda e senza purtroppo la protezione di griglia che implementerò non so se questo può essere utile, non me ne vogliate HI, vi seguo sempre con molto interesse per imparare di più su questi argomenti dai vostri utilissimi interventi grazie.

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Modificato da - IU3QJZ in data 05/10/2020 20:59:08

  Firma di IU3QJZ 
Roberto

 Regione Veneto  ~ Prov.: Padova  ~ Città: TEOLO  ~  Messaggi: 71  ~  Membro dal: 19/05/2018  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

I0JX

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Inserito il - 06/10/2020 : 09:22:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
IU3QJZ (non dici il tuo nome),

grazie per la foto del tuo lineare Commander. Il circuito è molto interessante; dalla foto sembra che utilizzi la soluzione series-tuned di cui parlava I0FDH con la principale differenza che utilizza una linea al posto della bobina.

Il condensatore variabile in basso a destra nella foto va evidentemente regolato per ottenere la stessa capacità della valvola in modo da bilanciare la linea rispetto a massa. Altra differenza è che il Commander utilizza un condensatore (a pistone), e non un loop, per il prelievo della RF.

Effettivamente la 8875 è elettricamente la stessa valvola della 3CX800A7 con le sole differenze della potenza dissipabile che passa da 300 a 800 W grazie al diverso tipo di dissipatore montato sulla placca e della diversa tensione di filamento che passa da 6.3 a 12.6 V (ma la potenza consumata dal filamento è la stessa, quindi l'emissione è quella).

In bocca al lupo per i tuoi adattamenti.

73, Antonio I0JX








Modificato da - I0JX in data 06/10/2020 09:23:54

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