FORUM RADIOAMATORIALE - Statistiche sui radioamatori
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I3JKI

oltre 1000 messaggi sul Forum



Inserito il - 17/02/2022 : 19:04:38  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I3JKI Invia a I3JKI un Messaggio Privato
Qualcuno è a conoscenza dei dati sul numero dei radioamatori sia nominalmente esistenti sia operativi a tutti gli effetti in Italia, in Europa e nel mondo.
Sarebbe interessante anche conoscere il trend di crescita oppure di decrescita.
73 de i3jki Roberto






 Firma di I3JKI 
Roberto I3JKI
ex-I5JKI ex-I8JKI
Sezione ARI: San Donà di Piave - W19 -IQ3SD
http://i3jki.blogspot.com

 Regione Veneto  ~ Prov.: Venezia  ~ Città: JN65gp - San Donà di Piave  ~  Messaggi: 1456  ~  Membro dal: 28/12/2004  ~  Ultima visita: Oggi

IN3ECI

oltre 3000 messaggi sul Forum


Nota: 

Inserito il - 18/02/2022 : 06:57:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
Messaggio di I3JKI

Qualcuno è a conoscenza dei dati sul numero dei radioamatori sia nominalmente esistenti sia operativi a tutti gli effetti in Italia, in Europa e nel mondo.Sarebbe interessante anche conoscere il trend di crescita oppure di decrescita. 73 de i3jki Roberto


in Italia siamo circa 40.000 tra "autorizzati" e "radioamatori" . Quali delle due categorie stia calando o aumentando non saprei.. Da chiedersi prima cosa significhi oggi la parola "radioamatori" per pote individuare chi effettivamente lo sia e capire di conseguenza il trend..

Comunque oggi, nel mondo, concentrati per l'85% in USA EU e JAP, mediamente una persona ogni 4.000, ha la licenza per gestire una stazione radiomobile. Che poi lo faccia o meno non è dato sapere con certezza..









Modificato da - IN3ECI in data 18/02/2022 07:01:46

  Firma di IN3ECI 
FT-817 + Dolomiti.. what else ? http://www.in3eci.it IQRP 834 http://aprs.fi/#!mt=roadmap&z=16&ca...00&tail=3600

...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Bolzano  ~ Città: BOLZANO  ~  Messaggi: 4491  ~  Membro dal: 27/09/2009  ~  Ultima visita: 10/06/2022 Torna all'inizio della Pagina

iz6bxv

Utente non più attivo sul Forum

Nota: 

Inserito il - 18/02/2022 : 08:51:55  Link diretto a questa risposta
è facile rispondere con una considerazione,quanti radioamatori che scrivono e partecipano su af hai ascoltato?forse il 2 per cento,la proporzione è questa,saluti







 Regione Abruzzo  ~ Prov.: Pescara  ~ Città: pescara  ~  Messaggi: 3899  ~  Membro dal: 06/03/2006  ~  Ultima visita: 04/01/2023 Torna all'inizio della Pagina

i4jed

oltre 500 messaggi sul Forum


Inserito il - 18/02/2022 : 10:19:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo Invia a i4jed un Messaggio Privato
Ciao,
riguardo al numero nel mondo, mi pare che il più aggiornato,
almeno vedendo la referenza da ove sono prelevati i dati,
sia wikipedia.
https://en.wikipedia.org/wiki/Amate...dio_operator

Per un confronto, anno 2000??,
https://www.nationmaster.com/countr...io-operators

Per L'Italia, sarebbe auspicabile che le varie associazioni pubblicassero il
numero dei lori iscritti.
Vedi editoriale dal sito ARI ...nel 2021 11286 soci, arrivare a 30mila ..gara dura.

http://www.ari.it/component/content...io-2022.html

saluti gl

Alberto






 Messaggi: 500  ~  Membro dal: 07/03/2008  ~  Ultima visita: 08/11/2024 Torna all'inizio della Pagina

IN3ECI

oltre 3000 messaggi sul Forum


Nota: 

Inserito il - 18/02/2022 : 16:16:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
i4jed ha scritto:
Vedi editoriale dal sito ARI ...nel 2021 11286 soci, arrivare a 30mila ..gara dura. http://www.ari.it/component/content...io-2022.html saluti gl Alberto


molto interessante. Sempre dal sito ARI leggo che in Italia hanno superato i 40.000 call .. Tutti compresi perö: non solo gli 11000 iscritti all´ARI.

http://www.ari.it/component/content...osciuti.html











Modificato da - IN3ECI in data 18/02/2022 16:17:38

  Firma di IN3ECI 
FT-817 + Dolomiti.. what else ? http://www.in3eci.it IQRP 834 http://aprs.fi/#!mt=roadmap&z=16&ca...00&tail=3600

...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

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ik4wtu

oltre 2000 messaggi sul Forum

Nota: 

Inserito il - 18/02/2022 : 16:44:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik4wtu Invia a ik4wtu un Messaggio Privato
Nel 1993, quando ricevetti la licenza io, ricordo bene perchè fu pubblicato su Radio Rivista, i radioamatori italiani erano poco meno di 33000.
Verso la fine degli anni '90 alla diffusione di Internet ci fu un grosso abbandono e disinteresse per questo servizio, quindi mi stupisco se ora siamo 40000, ci fu poi un ritorno di interesse ?
73, Alberto.








  Firma di ik4wtu 
Alberto Martelozzo
sezione Ari di Ravenna 048

 Regione Emilia Romagna  ~ Prov.: Ferrara  ~ Città: Lido degli Estensi  ~  Messaggi: 2457  ~  Membro dal: 12/05/2009  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

I4YFC

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Inserito il - 18/02/2022 : 22:06:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4YFC Invia a I4YFC un Messaggio Privato
40.000 autorizzati ?
Sarebbe interessante sapere dal MISE se per 40.000 autorizzati si intendono le AG effettivamente rinnovate e in reale corso di validità.

Detto questo, ammesso che si tratti di A.G. "in corso", se devo fare una statistica nazionale facendo una proiezione dalla mia provincia e dalla mia sezione, ritengo che un buon 50% siano A.G. semplicemente rinnovate per "non perdere il call" ma per il resto totalmente silenti (tanto rinnovare non costa nulla a parte i 5 euro all'anno).

Per cui dei 40.000 solo 20.000 sono attivi dove per attività si intende il fatto di accendere la radio almeno 1 volta l'anno... (!!!) magari per un fugace QSO su un ponte..

E sempre facendo un confronto e una proiezione su scala nazionale della mia provincia e della mia sezione, di quel 50% diciamo ... "attivo", un 50% non é mai stato socio ARI (oppure non lo é più) per cui ecco che il 50% del 50% di quei 40.000 sono i più o meno i 10.000 soci di cui riferisce l'ARI (11.000 per la precisione, ma cambia poco).

Una cosa giusta l'ha detta Pregliasco, e cioé che ormai la stragrande maggioranza dei radioamatori attivi, si concentra nella fascia 55/65 anni che identifica persone che nel decennio 1970-80 (esplosione della CB) erano ragazzi o adolescenti probabilmente affascinati dalla possibilità di "comunicare" col mondo..... concetto che dagli anni 90 in poi, con l'arrivo di Internet e della telefonia cellulare, ha perso buona parte del suo fascino...

Facciamocene una ragione.....






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i4YFC - Fabrizio
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ik3umt

oltre 5000 messaggi sul Forum


Inserito il - 18/02/2022 : 22:53:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Da DXer disilluso mi preoccupa di più il calo di operatori attivi negli altri countries, soprattutto quelli most-wanted ma….anche no
Da quanto non sono in aria operatori anche di entità quasi normali ??
Mi vengono in mente Filippine, sud-est asiatico isole del Pacifico con parecchi operatori un tempo attivi, ex urss, Africa
Togli Europa Americhe Asia Jappone e vk-zl, poco rimane in aria…






  Firma di ik3umt 
Perche' i migliori DX sono tutti in FT8 ?
Big guns ?? : Un dipolo su una canna da pesca !
*** Del new-one rimani senza , se passi il tempo su Ari Fidenza ***
73 de Federico - ik3umt@gmail.com



La stazione : http://www.ir3ip.net/ik3umt/hf.html

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IN3ECI

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Nota: 

Inserito il - 19/02/2022 : 08:13:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
I4YFC ha scritto:

40.000 autorizzati ? (...) Facciamocene una ragione.....


Penso sia difficile spiegare cosa significhi "radioamatore attivo". Dal punto di vista del radioamatore non abbiamo la percezione ne un censimento di chi effettivamente usa il call per trasmettere e chi no.
Molti nemmeno hanno la radio, fanno solo ricerca, oppure radioastronomia o si trovano a loro agio su frequenze insolite pe la maggioranza di noi. Molti accendono la radio nei contest, altri fanno solo modi digitali altri solo SWL, oppure solo autocostruzione. E' difficile, solo dall'ascolto della propria radio, farsi un'idea di quanti OM italiani occupino effettivamente le frequenze e quanti invece siano silenti.
Un OM diventa "visibile" solo quando inizia a trasmettere e rileviamo la sua presenza se, contemporaneamente alla sua trasmissione, noi siamo in ascolto, altrimenti non lo incotreremo mai. E' sfuggente capire il grado di attività delle nostre stazioni.

La curiosità di JKI mi è venuta anche a me tempo fa, e proprio in mancanza di dati oggettivi, in una decina d'anni, ho contato le antenne radioamatoriali visibili della mia città e di due centri vicini Bolzano, Merano e Bressanone ( i tre grossi centri abitati nel fondovalle della provincia di Bolzano) . complessivamente ci vivono gli stessi abitanti di Ravenna o Livorno.
Considerate anche, che la regione dove vivo, Trentino Altoadige, è sostanzialmente disabitata: contiene compessivamente meno abitanti della sola città di Torino.
Ebbene, ho contato 27 antenne differenti (traclicci, verticali, dipoli, ecc tutte per OM da 1 a 500Mhz) . Stimo che ci sia almento un 20% di OM , come la mia stazione che non ha antenne sopra un tetto ma che opera in "barrapi" fisso. Quindi si arriva a 30-35 circa. Stimo un altro 10-15% di "invisibili" che possiede solo palmare e lo usi per le escursioni sulle (bellissime) montagne attorno.. Sicuramente ci saranno OM al di fuori dei tre centri urbani che ho considerato, ma sono una minoranza trascurabile per il mio ragionamento che si basa su una proiezione statistica. Stimo quindi un 35-45 radiamatori massimo, "visibili" e che confido operino ogni tanto.
Dunque: se su 150.000 abitanti dei tre centri abitati considerati, di una regione dove è più complicato che altrove riuscire a trasmettere per motivi orografici ( e quindi la scelta di diventare OM, da noi, è meno seducente che altrove) , ci siano minmo mediamente 40 radioamatori, significa che rappresentano almeno il 3 per 10.000 della popolazione residente. Cioè ogni 10.000 abitanti ci si può aspettare la presenza di minimo 3-4 radioamatori.. Per quanto riguarda la nazione intera, la densità radioamatoriale è più elevata che da noi per tradizione, per opportunità geografica, e per altri motivi. Si può affermare in modo prudente, che da 3 radioamatori per 10.000 abitanti si può passare al doppio cioè 6.
In Italia siamo 60.000.000 in proporzione dovrebbero esserci almeno 36.000 radioamatori attivi.. Scendiamo pure a 30.000 per essere più conservativi, ma penso che questo sia un numero abbastanza verosimile.

Come verifica sarebbe interessante capire se a Ravenna o a Livorno ci siano minimo 60-70 radioamatori










Modificato da - IN3ECI in data 19/02/2022 08:25:39

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I3JKI

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Inserito il - 19/02/2022 : 08:43:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I3JKI Invia a I3JKI un Messaggio Privato
Grazie a tutti per il loro intervento. La mia curiosità non è dettata dal fatto di sapere con certezza quanti radioamatori siano effettivamente attivi in Italia.
La motivazione che mi ha spinto a chiedere questi dati è più incentrata sul trend di crescita o decrescita della popolazione radioamatoriale.
Cioè mi piacerebbe sapere se, nonostante che la tecnologia permetta la possibilità di comunicazione via rete internet, senza alcun tipo di autorizzazione speciale e particolare, ci siano ancora persone che, attratte -probabilmente- soprattutto dalla passione per la radio, si sottopongano ad un iter burocratico (esami/domande e quant'altro) per avere un'autorizzazione a trasmettere e ricevere via etere, con l'ulteriore "scocciatura" di dover installare antenne.
Se il trend è in crescita nel tempo, ne ricaverei la considerazione che la radio è sempre viva e forse anche più di prima.
73 de i3jki Roberto






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Roberto I3JKI
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IZ3ZVO

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Inserito il - 19/02/2022 : 12:57:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ3ZVO Invia a IZ3ZVO un Messaggio Privato
Forse tramite il ministero dell'economia e delle finanze si potrebbe ricostruire la serie storica del numero di pagamenti annui ricevuti nell'ultima decina d'anni o giù di lì. Ci sarebbe qualche errore dovuto ai pagamenti effettuati da persone a licenza scaduta che poi non hanno rinnovato ma mi pare un buon indicatore e un minimo di eventuale trend si dovrebbe poter vedere.
Un dato simile probabilmente andrebbe chiesto per vie ufficiali, magari attraverso un parlamentare o un'associazione importante.
Nel sito Istat effettuando una ricerca per parola chiave "radioamatori" non si ottiene alcun risultato, zero pagine e zero documenti.






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I4YFC

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Inserito il - 19/02/2022 : 19:43:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4YFC Invia a I4YFC un Messaggio Privato
IZ3ZVO ha scritto:

Forse tramite il ministero dell'economia e delle finanze si potrebbe ricostruire la serie storica del numero di pagamenti annui ricevuti nell'ultima decina d'anni o giù di lì. Ci sarebbe qualche errore dovuto ai pagamenti effettuati da persone a licenza scaduta che poi non hanno rinnovato ma mi pare un buon indicatore e un minimo di eventuale trend si dovrebbe poter vedere.


Il pagamento dei 5 euro non é indice di radioamatore "attivo" dove per attivo mi accontenterei anche solo di uno che accende la radio almeno una volta all'anno....

Per oltre 20 anni ho tenuto i corsi nella mia sezione, dagli anni 80 fino ai primi anni 2000, quando le richieste sono crollate a zero o quasi (diffusione dei dei cellulari), e per questo motivo tanti spesso mi chiamano per avere info per i loro rinnovi e quando cerco di "scavare" per capire se queste persone (che non sento mai in radio) siano più o meno attive, spesso le risposte sono in questo tenore (attenzione, queste risposte non sono inventate ma mi sono state date dai rispettivi interessati):

1) Di radio non ne ho più ma il rinnovo lo faccio perché tanto non costa nulla, non si sa mai... un domani potrebbe tornarmi la voglia...

2) Il rinnovo lo faccio perché mi spiace perdere il nominativo, tanto sono solo 5 euro all'anno e siccome ho 2 radio (una coppia di vecchissimi IC2 che usa con la moglie quando va in campeggio in stile "butta la pasta") non vorrei in caso di controlli prendere la multa (lui OK ma..... e la moglie ?)

3) Il rinnovo lo faccio perchè dicendo che sono radioamatore sono riuscito a farmi mettere nella sala radio della (omissis... nome dell'associazione di volontariato)

4) il rinnovo lo faccio solo perché quando andiamo a caccia di cinghiali coi miei amici usiamo i "2 metri" fuori banda perché gli LPD "non prendono" e così se mi ferma il guardiacaccia mostro la licenza e sono in regola....(costui mi ha telefonato proprio il mese scorso....!!!)

Altre risposte ricalcano più o meno quelle sopra citate e questa é la "media" di una grossa parte di "radioamatori"... pardon, di "autorizzati" della mia città, buona parte dei quali hanno fatto il corso in sezione e poi non si sono mai fatti più né vedere né sentire (tranne quando gli scadeva l'AG....)








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i4YFC - Fabrizio
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IK5GFD

meno di 50 messaggi sul Forum


Inserito il - 19/02/2022 : 19:55:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK5GFD Invia a IK5GFD un Messaggio Privato
I4YFC ha scritto:



Una cosa giusta l'ha detta Pregliasco, e cioé che ormai la stragrande maggioranza dei radioamatori attivi, si concentra nella fascia 55/65 anni che identifica persone che nel decennio 1970-80 (esplosione della CB) erano ragazzi o adolescenti probabilmente affascinati dalla possibilità di "comunicare" col mondo..... concetto che dagli anni 90 in poi, con l'arrivo di Internet e della telefonia cellulare, ha perso buona parte del suo fascino...

Facciamocene una ragione.....

Esatto! Ancora una ventina d'anni (a dir tanto) e ci sarà un silenzio "DI TOMBA".






Città: CARRARA  ~  Messaggi: 42  ~  Membro dal: 08/04/2005  ~  Ultima visita: 18/05/2023 Torna all'inizio della Pagina

IZ1MLS

oltre 3000 messaggi sul Forum



Inserito il - 19/02/2022 : 21:52:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1MLS Invia a IZ1MLS un Messaggio Privato

Una cosa giusta l'ha detta Pregliasco, e cioé che ormai la stragrande maggioranza dei radioamatori attivi, si concentra nella fascia 55/65 anni che identifica persone che nel decennio 1970-80 (esplosione della CB) erano ragazzi o adolescenti probabilmente affascinati dalla possibilità di "comunicare" col mondo..... concetto che dagli anni 90 in poi, con l'arrivo di Internet e della telefonia cellulare, ha perso buona parte del suo fascino...

Facciamocene una ragione.....


Quoto anche io, CB di prima leva con mattoncino, patentato dal 2007 , sono esattamente nella fascia citata. Io mi godo ogni collegamento , e il gesto tecnico di comunicare senza supporto di reti o altro. Concetto sempre piu' difficile da spiegare ai piu' . '73








Modificato da - IZ1MLS in data 19/02/2022 21:53:34

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IN3ECI

oltre 3000 messaggi sul Forum


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Inserito il - 20/02/2022 : 08:13:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
I3JKI ha scritto:
Se il trend è in crescita nel tempo, ne ricaverei la considerazione che la radio è sempre viva e forse anche più di prima. 73 de i3jki Roberto


A livello regionale o nazionale eventuali "trend" sono talmente eterogenei che è comunque difficile capire dove sta finendo il radiantismo. Ci sono zone in Italia dove il D-star è un sucessone continuo, in altre non esistono nemmeno i ripetitori. Nella mia città la sede ARI è agonizzante da prima che prendessi la patente, in altre i soci aumentatno. Non si capisce bene come si evolverà il fenomeno..
Le radio sono elettodomestici e come tali vengono considerati e si sono evouti. Una volta chi le usava sapeva metterci le mani dentro perchè erano realizzate in maniera relativamente semplice, oggi la cataratta, il parkinson e la miniaturizzazione rente impossibile aggiustarle . E' più semplice mandarle in riparazione o sostituirle. Ma in questo modo si ripara anche una lavatrice o un frogorifero.. Quindi c'è una disafffezione strumentale per la propria radio. E' avvenuto lo stesso per le autovetture anni fa, o per i motorini. Si amava molto di più il proprio ciclomotore modificato anni 80, rispetto agli scooter di oggi, intatti: i primi si aggiustavanno in garage, i secondi si mandano dal meccanico; ma non si è smesso di girare in moto. Rinnovare AG o pagare l'obolo dei 5 euro è "comodo" come mantenere la patente dell'auto anche se non si guida più. Il "non si sa mai" descritto da YFC.

Prevale anche tra di noi un utilizzo della radio rispetto ad un vivere la radio. Non la definirei disaffezione, ma un approccio diverso. Tutti noi abbiamo smartphone , usiamo zoom, facebook telegram, ma ANCHE la radio. Una cosa non esclude l'altra.
Che stia morendo un modo di fare un certo tipo di radiantismo artigianale, certamente. Ma siamo capaci di capire quale altro modo lo abbia sostituito ? probabilmente non ci rendiamo ancora conto che cosa stia subentrando.

Un segnale evidente comunque di una effettiva morte del radiantismo è capire quando le ditte che ci vendono le radio non investano più in nuovo modelli o abbandonino il settore..Questo è il segnale più importante per cominciare a vendere tutto quanto prima che la stazione si trasformi improvvisametne in metricubi di ingombrate RAE e avere il coraggio di cambiare hobby.









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...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

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it9iwu

oltre 1000 messaggi sul Forum

Nota: 

Inserito il - 20/02/2022 : 09:11:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di it9iwu  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  it9iwu Invia a it9iwu un Messaggio Privato
IN3ECI ha scritto:

I3JKI ha scritto:
Se il trend è in crescita nel tempo, ne ricaverei la considerazione che la radio è sempre viva e forse anche più di prima. 73 de i3jki Roberto


A livello regionale o nazionale eventuali "trend" sono talmente eterogenei che è comunque difficile capire dove sta finendo il radiantismo. Ci sono zone in Italia dove il D-star è un sucessone continuo, in altre non esistono nemmeno i ripetitori. Nella mia città la sede ARI è agonizzante da prima che prendessi la patente, in altre i soci aumentatno. Non si capisce bene come si evolverà il fenomeno..
Le radio sono elettodomestici e come tali vengono considerati e si sono evouti. Una volta chi le usava sapeva metterci le mani dentro perchè erano realizzate in maniera relativamente semplice, oggi la cataratta, il parkinson e la miniaturizzazione rente impossibile aggiustarle . E' più semplice mandarle in riparazione o sostituirle. Ma in questo modo si ripara anche una lavatrice o un frogorifero.. Quindi c'è una disafffezione strumentale per la propria radio. E' avvenuto lo stesso per le autovetture anni fa, o per i motorini. Si amava molto di più il proprio ciclomotore modificato anni 80, rispetto agli scooter di oggi, intatti: i primi si aggiustavanno in garage, i secondi si mandano dal meccanico; ma non si è smesso di girare in moto. Rinnovare AG o pagare l'obolo dei 5 euro è "comodo" come mantenere la patente dell'auto anche se non si guida più. Il "non si sa mai" descritto da YFC.

Prevale anche tra di noi un utilizzo della radio rispetto ad un vivere la radio. Non la definirei disaffezione, ma un approccio diverso. Tutti noi abbiamo smartphone , usiamo zoom, facebook telegram, ma ANCHE la radio. Una cosa non esclude l'altra.
Che stia morendo un modo di fare un certo tipo di radiantismo artigianale, certamente. Ma siamo capaci di capire quale altro modo lo abbia sostituito ? probabilmente non ci rendiamo ancora conto che cosa stia subentrando.

Un segnale evidente comunque di una effettiva morte del radiantismo è capire quando le ditte che ci vendono le radio non investano più in nuovo modelli o abbandonino il settore..Questo è il segnale più importante per cominciare a vendere tutto quanto prima che la stazione si trasformi improvvisametne in metricubi di ingombrate RAE e avere il coraggio di cambiare hobby.








Ma io direi che il motivo per cui in alcune associazioni si va avanti mentre in alcune no, questo dipende per la maggiore delle volte dai membri che ne fanno parte.

Io credo che se si è attivi nel fare, l'associazione ne risente positivamente, coinvolgendo anche radioamatori anche non iscritti.

Bisogna "svecchiare" e i "vecchi esausti" dei vari C.D. abbiano il coraggio di fare un passo indietro per dare spazio a radioamatori intraprendenti e vivaci con voglia di fare.



P.S. per vecchi non mi riferisco certamente al età, ma alla mentalità vecchià e ottusa che non concepisce altro perchè per loro poi diventa difficile potere interagire con le nuove tecnologie e pretendono che tutto resti così per come è.








 Regione Sicilia  ~ Prov.: Messina  ~ Città: caprileone  ~  Messaggi: 1055  ~  Membro dal: 31/12/2009  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

IZ3ZVO

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Se la research question è quanti sono i radioamatori con attività almeno saltuaria la cosa si complica di molto e i dati ufficiali di rinnovo o pagamento dell'AG non sono più sufficienti.
Partendo dal numero di rinnovi o pagamenti si potrebbe chiedere al MISE l'estrazione di un campione di nominativi (direi un migliaio almeno) e poi tentare un'indagine campionaria per sondare quanti utilizzano almeno saltuariamente le apparecchiature. Escludendo la web survey per motivi tecnici (disponibilità degli indirizzi email) e per via delle età e dei livelli di istruzione dei soggetti (non è il caso di sperare che i profili degli OM presenti nei forum riflettano quelli presenti on air), ci vorrebbe intervista faccia a faccia o telefonica con tutte le complicazioni e i costi intuibili. Essendo a loro volta i numeri di telefono poco accessibili, non resterebbero che il questionario postale o l'intervista faccia a faccia.
A occhio e croce, sarebbe meglio accontentarsi del numero di autorizzazioni esistenti in corso di validità. Che si stiano esaurendo i nominativi IU ma non c'è nessuno on air ce ne accorgiamo già.
Un punto di partenza potrebbe essere fare una ricerchina nella propria sezione ARI, tenendo ben presente che anche gli iscritti ad associazioni non ricostruiscono l'anagrafe dei patentati autorizzati. Per esempio io quest'anno vado in rinnovo, ma non mi è mai passato per la testa di iscrivermi ad alcuna associazione radiantistica.
I4YFC ha scritto:

IZ3ZVO ha scritto:

Forse tramite il ministero dell'economia e delle finanze si potrebbe ricostruire la serie storica del numero di pagamenti annui ricevuti nell'ultima decina d'anni o giù di lì. Ci sarebbe qualche errore dovuto ai pagamenti effettuati da persone a licenza scaduta che poi non hanno rinnovato ma mi pare un buon indicatore e un minimo di eventuale trend si dovrebbe poter vedere.


Il pagamento dei 5 euro non é indice di radioamatore "attivo" dove per attivo mi accontenterei anche solo di uno che accende la radio almeno una volta all'anno....







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http://www.iz3zvo.altervista.org

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IK2PCU

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Inserito il - 20/02/2022 : 10:21:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK2PCU Invia a IK2PCU un Messaggio Privato
it9iwu ha scritto:

IN3ECI ha scritto:

I3JKI ha scritto:
Se il trend è in crescita nel tempo, ne ricaverei la considerazione che la radio è sempre viva e forse anche più di prima. 73 de i3jki Roberto


A livello regionale o nazionale eventuali "trend" sono talmente eterogenei che è comunque difficile capire dove sta finendo il radiantismo. Ci sono zone in Italia dove il D-star è un sucessone continuo, in altre non esistono nemmeno i ripetitori. Nella mia città la sede ARI è agonizzante da prima che prendessi la patente, in altre i soci aumentatno. Non si capisce bene come si evolverà il fenomeno..
Le radio sono elettodomestici e come tali vengono considerati e si sono evouti. Una volta chi le usava sapeva metterci le mani dentro perchè erano realizzate in maniera relativamente semplice, oggi la cataratta, il parkinson e la miniaturizzazione rente impossibile aggiustarle . E' più semplice mandarle in riparazione o sostituirle. Ma in questo modo si ripara anche una lavatrice o un frogorifero.. Quindi c'è una disafffezione strumentale per la propria radio. E' avvenuto lo stesso per le autovetture anni fa, o per i motorini. Si amava molto di più il proprio ciclomotore modificato anni 80, rispetto agli scooter di oggi, intatti: i primi si aggiustavanno in garage, i secondi si mandano dal meccanico; ma non si è smesso di girare in moto. Rinnovare AG o pagare l'obolo dei 5 euro è "comodo" come mantenere la patente dell'auto anche se non si guida più. Il "non si sa mai" descritto da YFC.

Prevale anche tra di noi un utilizzo della radio rispetto ad un vivere la radio. Non la definirei disaffezione, ma un approccio diverso. Tutti noi abbiamo smartphone , usiamo zoom, facebook telegram, ma ANCHE la radio. Una cosa non esclude l'altra.
Che stia morendo un modo di fare un certo tipo di radiantismo artigianale, certamente. Ma siamo capaci di capire quale altro modo lo abbia sostituito ? probabilmente non ci rendiamo ancora conto che cosa stia subentrando.

Un segnale evidente comunque di una effettiva morte del radiantismo è capire quando le ditte che ci vendono le radio non investano più in nuovo modelli o abbandonino il settore..Questo è il segnale più importante per cominciare a vendere tutto quanto prima che la stazione si trasformi improvvisametne in metricubi di ingombrate RAE e avere il coraggio di cambiare hobby.








Ma io direi che il motivo per cui in alcune associazioni si va avanti mentre in alcune no, questo dipende per la maggiore delle volte dai membri che ne fanno parte.

Io credo che se si è attivi nel fare, l'associazione ne risente positivamente, coinvolgendo anche radioamatori anche non iscritti.

Bisogna "svecchiare" e i "vecchi esausti" dei vari C.D. abbiano il coraggio di fare un passo indietro per dare spazio a radioamatori intraprendenti e vivaci con voglia di fare.



P.S. per vecchi non mi riferisco certamente al età, ma alla mentalità vecchià e ottusa che non concepisce altro perchè per loro poi diventa difficile potere interagire con le nuove tecnologie e pretendono che tutto resti così per come è.


Non ce ne sono di ottusi tra i vecchi ,molti ti potrebbero dare dei punti anche sulle nuove tecnologie ,ci sono rami che piacciono e che non piacciono e altri che fanno solo certe bande per passione .Per esempio FT8 ho provato ad usarlo e l'ho trovato deprimente e così faccio solo fonia ma non per ottusaggine perchè non mi piace punto e basta






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IK2PCU Maurizio

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IZ1PNY

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Inserito il - 20/02/2022 : 10:30:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1PNY
Buon giorno;
i documenti di Stato, cartacei hanno una scadenza di detenzione.
Ci sono quelli di elevata importanza che vengono conservati storicamente, altri, dai manufatti degli uscenti da una scuola, ad altri atti cartacei, come i versamenti dei pagamenti, vengono "bruciati" distrutti, dopo 10 anni, di giacenza...
Risalire agli O.M. in base ai pagamenti quindi non sarebbe una forma idonea.
Allego un link sulla distruzione dei documenti di giacenza statale:
https://www.bucap.it/news/approfond...trazione.htm

In merito alla domanda, solo il database del MiSE può dare replica, quelli con patente ottenuta, la quale non scade mai, per quelli realmente attivi sulla carta sono le A.G., molti hanno la patente ma non la usano...

Quindi patentati tot numero, licenze A.G. tot numero, attivi poi di fatto scenderanno ancora...dalle A.G.

Infine, NON PIANGEREI sulle ceneri della fine presunta e predetta del radiantismo, alla luce della tipologia generale di soggetti in onda, ma anzi, sarebbe o diventerà l'ora di ripartire da un azzeramento dell' interesse, finalmente, verso la radio, per farla ripartire come agli inizi, poca gente, seria e formata, motivata e di spessore...

Ben venga per mè ia visione una caduta di interesse per la radio...una buona base alla ripartenza ottimale.
73'.







Modificato da - IZ1PNY in data 20/02/2022 10:35:11

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73' Carmelo
A.R.I. Milazzo(ME) IQ9MY/T10
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i4fgg

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Inserito il - 20/02/2022 : 10:40:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i4fgg Invia a i4fgg un Messaggio Privato
numero dei radioamatori sia nominalmente esistenti sia operativi a tutti gli effetti in Italia


Amici, Roberto ci faceva una domanda aperta ad ogni tipo di risposta ove il contenuto di ogni singola di queste, ha i suoi lati razionali e contestualmente contenuti opinabili.
Contare i colleghi “operativi” è impresa ardua da compiere: ciò deriva dal fatto che ognuno di noi, nell’esercitare la propria attività, tende a nicchiarsi dentro la propria sfera di interessi, condividendo le proprie esperienze solo con chi ha pari curiosità. Un esempio? In sezione mi dicono che non mi sentono più in aria: io rispondo di venire in CW sulle WARC che mi trovano. Ciò però vale anche per loro che io non ascolto mai perché ora il trend in Sezione è quello di fare del digitale sui nuovi ponti, campo dove non mi sono mai cimentato. Risultato: io sono invisibile a loro come loro lo sono per me. In definitiva, rimanendo nel campo delle ipotesi personali (quindi opinabili) io direi che continuiamo ad essere tanti, solo che al pari della società in cui stiamo vivendo, tendiamo ad ignorarci, esattamente come succede tra gli abitanti di un grande condominio.
Per quanto riguarda invece le licenze rilasciate dal dopoguerra ad oggi, il discorso sembrerebbe più facile. Ospite di Francesco Cossiga nel 2008 per perorare l’iniziativa del Gruppo Monte Giogo, i1FCG mi confidò che il Ministero, oltre rilasciare la “patente” a coloro che superavano il relativo esame, su richiesta delle Forze Armate o di Polizia licenziava anche persone loro appartenenti. Mi spiego con un esempio: ogni capo squadra di un nucleo incaricato della protezione di una qualsiasi persona esposta è titolare di “patente” di radioamatore con relativa autorizzazione (ciò si deve al fatto di assicurare alla squadra la più ampia copertura radio durante il servizio, anche utilizzando i ponti radioamatoriali). Cosa ne consegue. Che se anche potessimo ottenere dal MISE il numero esatto di “patenti” rilasciate, il dato sarebbe fortemente inquinato da questi falsi (etimologico) radioamatori.
In sintesi, in un mondo dove la popolazione è quintuplicata in 70 anni, i radioamatori il cui campo di interessi si è enormemente allargato, si nascondono meglio! Coraggio che continuiamo ad esistere!!
73 giacomo i4fgg






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73 da giacomo i4fgg ac2hs 9a8oo
HR ARI # 466

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IZ1PNY

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Inserito il - 20/02/2022 : 12:06:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1PNY
@ I4FGG, ottimo report !
Un fratello di mia madre, già CC, poi reparti a cavallo, poi Corazziere, era tra quelli...mi hai fatto ricordare che avevo notato che deteneva un ICOM IC02 che dovrebbe avere ancora oggi in pensione.
Mitico Cossiga, era il più tecnologico residente al Quirinale...

Ho avuto l' onore di conoscerlo personalmente, il picconatore, con nostalgia senza dubbio, molto ben visto nei lavori in uniforme.

Aggiungo alla tua interessante esposizione, un tassello, le patenti e nominativi rilasciati anche a soggetti per meriti o in forma emerita.

Scuole, astronauti, ed altri enti ad esempio, titoli d'ufficio...aumentando la platea degli inquinanti la statistica degli tra virgolette operativi.

Penso che alla fine, solo un report sia tangibile de facto, le patenti iscritte in elenco...poi è tutto una cosa dipende dall'altra...ho necessita usare un metro che implicita una misura escludendo altri fattori.

Grazie.







Modificato da - IZ1PNY in data 20/02/2022 12:13:14

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I4YFC

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Inserito il - 20/02/2022 : 21:35:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4YFC Invia a I4YFC un Messaggio Privato
it9iwu ha scritto:

Bisogna "svecchiare" e i "vecchi esausti" dei vari C.D. abbiano il coraggio di fare un passo indietro per dare spazio a radioamatori intraprendenti e vivaci con voglia di fare.



Hai ragione, quoto al 100%, tanté che il sottoscritto, nel 2013, dopo oltre 20 anni ininterrotti di cariche ricoperte come segretario, vicepr. e presidente della mia sezione, stanco ormai di continuare ad essere ritenuto "indispensabile", ma sopratutto convinto che "nessuno é indispensabile ma tutti sono sostituibili", dovetti arrivare al punto, in occasione del rinnovo del CDS di "intimare" i soci a non votarmi più e di votare anzi soggetti più giovani (che non mancavano certo).

Il risultato fu inversamente proporzionale alla mia dichiarata indisponibilità, che peraltro riconfermai, ma la cosa che mi fece più male fu ascoltare le motivazioni di alcuni giovani eletti che rifiutarono di accettare gli incarichi con giustificazioni del tipo:
"non me la sento", non sono capace", "gestire una sezione non mi interessa", "non saprei come fare", "non mi interessa fare il consigliere", "lo faccia chi é capace", "qualcuno che lo farà tanto poi si trova" ecc. ecc. (frasi oltretutto ascoltate dal sottoscritto per radio durante alcuni QSO locali !!!)

Tre anni fa in occasione del rinnovo del CDS, abbiamo dovuto fare le elezioni 2 volte perché dopo la prima volta praticamente quasi tutti gli eletti si tirarono indietro e solo nella seconda tornata si riuscì a imbastire un CDS che stesse in piedi, anche se composto ancora da una buona parte di quei "vecchi" che tu sostieni non voler fare passi indietro e che "obtorto collo" diedero ancora la loro disponibilità...

Il problema non sono quelli che non sono disposti a fare passi indietro, il problema é che non c'é quasi più nessuno disposto a fare "passi avanti" perché i cosidetti "giovani" pensano a fare dell'altro, sopratutto attività "individuali" (come la caccia alle radiosonde, in cui sono bravissimi, o FT8 perchè "é più facile fare i DX"......)

Gestire una sezione non é facile, ma non é neppure difficile, anche perché nessuno nasce "imparato", ci vuole solo un pò di impegno e di sacrificio, come essere sempre presenti nelle serate, organizzare eventuali manifestazioni, gestire la parte amministrativa (sempre più complicata spesso da leggi e regolamenti che 50 anni fa non esistevano).
Basta solo un pò di volontà e disponibilità, niente che un giovane non possa fare, sopratutto se c'é un "vecchio" disposto ad aiutarti nel "passaggio delle consegne".








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IN3ECI

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Inserito il - 21/02/2022 : 07:25:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato


it9iwu ha scritto:
Bisogna "svecchiare" e i "vecchi esausti" dei vari C.D. abbiano il coraggio di fare un passo indietro per dare spazio a radioamatori intraprendenti e vivaci con voglia di fare.

I4YFC ha scritto:
Hai ragione, quoto al 100%, tanté che il sottoscritto, nel 2013, dopo oltre 20 anni ininterrotti di cariche ricoperte come segretario, vicepr. e presidente della mia sezione, stanco ormai di continuare ad essere ritenuto "indispensabile", ma sopratutto convinto che "nessuno é indispensabile ma tutti sono sostituibili", dovetti arrivare al punto, in occasione del rinnovo del CDS di "intimare" i soci a non votarmi più e di votare anzi soggetti più giovani (che non mancavano certo).


Vi quoto certamente. Inoltre quello che avete descritto è un cancro comune a qualsiasi associazione di volontariato, in qualsiasi ambito: dallo scautismo alla protezione civile alle associazioni d'arma. Chiunque oggi abbia ricoperto cariche associative di qualsiasi genere, si riconoscerà nelle parole di IWU o di YFC.
Anzi, YFC non lo ha scritto, ma sa benissimo che veniva votato volentieri, oltre ai suoi indiscussi meriti, anche per il fatto che la sua rielezione perpetua liberava tutti gli altri soci da dover trovare una scusa per sottrarsi ad una turnazione di avvicendamento e sicuramente questo è uno dei motivi più importanti che gli ha fatto decidere per il "basta! adesso fate anche un pò voi: ho anche io una famiglia, ho diritto al mio tempo libero ecc. ".

I "vecchi esausti" concepiscono l'associazionismo in modo diverso da come lo si legge oggigiorno. Il riferimento non è più una sede fisica dove ristrovarsi. L'indirizzo della sede oggi non è il nome di una viale urbano ma un indirizzo digitato in un browser. L'idea di gruppo, l'idea di apaprtenenza è smaterializzata: è una pagina di QRZ.
Considerate ARI Fidenza: in 50 anni sono passati da 15 a 80 soci. Quanti sono quelli veramente attivi ? sono sicuro di indovinare: massimo una decina. Siamo nella media di altre sedi ARI italiane o di altre sedi di associazionismo autogestite in qualsiasi ambito.
Il forum di ARIFidenza invece ha un numero di soci cento volte superiore, perchè si sceglie di venire qui per chiaccherare e non nella sede fisica. Se si guardano le sedi fisiche il radiantismo è morto; Se si guardano i siti internet mi sembra di capire che sia vivo e vegeto.

Io penso che i radioamatori rimangano più o meno costanti come numero, ma spariscono dalle sedi tradizinali. E' diventato più un hobby individuale che si pratica anche senza dover andare la sera in sede. Il trend di crescita o decrescita va letto senza gli occhiali della condizione associativa "fisica" . Non credo che i radioamatori abbiano tutti passo incerto, capelli bianchi e le rughe in faccia.. Questo è il residuo, visibile, analogico, delle forme di associazionismo anni 60 80. Non va misurato con l'abbandono progressivo degli iscritti ARI. Piuttosto andrebbe considerato il numero di iniziative online a tema che prendono piede.









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FT-817 + Dolomiti.. what else ? http://www.in3eci.it IQRP 834 http://aprs.fi/#!mt=roadmap&z=16&ca...00&tail=3600

...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Bolzano  ~ Città: BOLZANO  ~  Messaggi: 4491  ~  Membro dal: 27/09/2009  ~  Ultima visita: 10/06/2022 Torna all'inizio della Pagina

ik7lmx

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Inserito il - 21/02/2022 : 10:25:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik7lmx Invia a ik7lmx un Messaggio Privato
Roberto,sarebbe molto interessante conoscere questi dati. Parlo per la mia citta’ ,Brindisi. Da un callbook locale,edito fino ai primi anni 90,si evince che il numero di “licenziati” era altissimo,anche forse troppi per una citta’ di 80000 abitanti .A vedere i tabulati storicidella mia sezione,in quegli anni si supero’ il numero di 100 soci. Poi,un una discesa continua fino a poche unita’,senza sede sociale. Da un’anno e mezzo,il trend si è invertito e siamo arrivati a 26 soci ,quasi tutti attivi e senza sede sociale.Cosa è successo ? Boh,sicuramente un nuovo CD che è riuscito a dare una scintilla e,con qualche attività /p ed una sede virtuale in UHF,sempre aperta,si è riusciti a coinvolgere vecchi e nuovi OM. Durante il lock down,la “sezione virtuale” era sempre affollata : tanti OM si sono affacciati,è stato un passaparola. A chi era senza radio,ho fatto arrivare un “cinesino” preso da ebay. Ad ogni uscita in /p ,scopriamo che la gente è affascinata dalla nostra passione,grandi e piccini rimangono affascinati dal nostro Hobby. Ieri siamo stati ia Mesagne,un comune a due passi da Brindisi. Antenna minima,un pezzo di filo,una radio,tasto e microfono. Abbiamo fatto il pieno di visitatori e alcuni OM che neanche conoscevamo. Risultato : tre “papabili” nuovi soci,di cui uno fresco di licenza,ed invito dell’assessore del Comune,a ripetere la manifestazione. Il MISE con gli esami annuali non aiuta certamente e all’ultimo esame è stato un bagno di sangue...Termino scrivendo che se stiamo chiusi nello shack senza fare marketing della nostra attivita’ e magari andare in giro con giubotto e paletta alla festa paesana a fare i poliziotti...tra qualche anno oltre ad essere tutti dipendenti INPS,pensionati,poi faremo l’appello...

Mi scuso se sono andato OT.
Grazie
Gioberto,IK7LMX


Messaggio di I3JKI

Qualcuno è a conoscenza dei dati sul numero dei radioamatori sia nominalmente esistenti sia operativi a tutti gli effetti in Italia, in Europa e nel mondo.
Sarebbe interessante anche conoscere il trend di crescita oppure di decrescita.
73 de i3jki Roberto






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Presidente della Sezione ARI Brindisi
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I4YFC

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Inserito il - 21/02/2022 : 15:20:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4YFC Invia a I4YFC un Messaggio Privato
IN3ECI ha scritto:

I "vecchi esausti" concepiscono l'associazionismo in modo diverso da come lo si legge oggigiorno. Il riferimento non è più una sede fisica dove ritrovarsi. L'indirizzo della sede oggi non è il nome di una viale urbano ma un indirizzo digitato in un browser. L'idea di gruppo, l'idea di appartenenza è smaterializzata: è una pagina di QRZ.



E' vero, quoto al 100%.
Nei primi anni 70 quando la sezione di PC finalmente riuscì a darsi (pagandosela) una propria sede, tutti i giovedì sera c'era da fare a spintoni per stare tutti nelle due stanze striminzite che eravamo riusciti a procurarci, tanté che dovemmo poi trovare un locale più capiente e nei primi anni 80 ci trasferimmo in una sede con 3 stanze (!!!) un lusso sfrenato "!
In una stanza c'era la segreteria dove il presidente e il segretario gestivano tutta la parte amministrativa e sociale, iscrizioni, manifestazioni, ecc. in un'altra stanza si tenevano i corsi cui mediamente partecipavano sempre non meno di 10-12 fino a 15 persone (dovemmo poi mettere un tetto per problemi di ..... agibilità strutturale...) e nella terza stanza si "chiacchierava" allegramente, spesso magari anche tagliando un salame o una torta o un pezzo di grana o una vaschetta di gelato se era estate.

Io già da metà anni 80 avevo iniziato a tenere i corsi che occupavano due serate, una per teoria e una per il CW e capitava spesso che il presidente di allora (il compianto Giovanni Molinari I4MIU) ci pregava di stare con le sedie "vicino ai muri perimetrali" e non al centro dove c'era il tavolone, perché diceva che "eravamo in troppi" e temeva per la tenuta del solaio sottostante in quanto eravamo in un vecchio caseggiato di inizio secolo...!!!

In 45 anni di permanenza ininterrotta nella sezione non sono mai mancato una sola sera, sopratutto nelle serate dove avevo l'incombenza dei corsi e dato che iniziavano alle 21:00 e spesso uscivo dall'ufficio molto tardi (anche dopo le 20), o mangiavo con l'imbuto o saltavo il pasto per non mancare al mio appuntamento.

Purtroppo, negli ultimi anni la frequentazione dei soci é via via crollata al punto che a volte ci si trovava in 3 o 4 al massimo per cui già prima del Covid il CDS aveva deciso di aprire solo 2 sere al mese.
Il Covid ha poi peggiorato tutto e dopo quasi 2 anni di chiusura, l'attuale CDS ha ritenuto di aprire la sede solo 1 sera al mese.... sperando che venga qualcuno........

Viale del tramonto....???






Modificato da - I4YFC in data 22/02/2022 21:58:37

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i4YFC - Fabrizio
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I3JKI

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Inserito il - 22/02/2022 : 22:52:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I3JKI Invia a I3JKI un Messaggio Privato
Grazie a te Gioberto,
Erano le notizie che volevo leggere.
Avevo la sensazione che, nonostante tutto, ci sia un incremento di patentati e quindi di autorizzazioni.
La passione della radio è sempre viva e diffusa.
Credo che lo sia anche tra i giovani.
È anche vero quello che dici tu, dobbiamo uscire dalle nostre stanze e andare anche nelle scuole e nelle piazze, tra la gente
.Sono sicuro che la radio e i radioamatori hanno ancora un futuro.
73 a tutti de I3jki Roberto



ik7lmx ha scritto:

Roberto,sarebbe molto interessante conoscere questi dati. Parlo per la mia citta’ ,Brindisi. Da un callbook locale,edito fino ai primi anni 90,si evince che il numero di “licenziati” era altissimo,anche forse troppi per una citta’ di 80000 abitanti .A vedere i tabulati storicidella mia sezione,in quegli anni si supero’ il numero di 100 soci. Poi,un una discesa continua fino a poche unita’,senza sede sociale. Da un’anno e mezzo,il trend si è invertito e siamo arrivati a 26 soci ,quasi tutti attivi e senza sede sociale.Cosa è successo ? Boh,sicuramente un nuovo CD che è riuscito a dare una scintilla e,con qualche attività /p ed una sede virtuale in UHF,sempre aperta,si è riusciti a coinvolgere vecchi e nuovi OM. Durante il lock down,la “sezione virtuale” era sempre affollata : tanti OM si sono affacciati,è stato un passaparola. A chi era senza radio,ho fatto arrivare un “cinesino” preso da ebay. Ad ogni uscita in /p ,scopriamo che la gente è affascinata dalla nostra passione,grandi e piccini rimangono affascinati dal nostro Hobby. Ieri siamo stati ia Mesagne,un comune a due passi da Brindisi. Antenna minima,un pezzo di filo,una radio,tasto e microfono. Abbiamo fatto il pieno di visitatori e alcuni OM che neanche conoscevamo. Risultato : tre “papabili” nuovi soci,di cui uno fresco di licenza,ed invito dell’assessore del Comune,a ripetere la manifestazione. Il MISE con gli esami annuali non aiuta certamente e all’ultimo esame è stato un bagno di sangue...Termino scrivendo che se stiamo chiusi nello shack senza fare marketing della nostra attivita’ e magari andare in giro con giubotto e paletta alla festa paesana a fare i poliziotti...tra qualche anno oltre ad essere tutti dipendenti INPS,pensionati,poi faremo l’appello...

Mi scuso se sono andato OT.
Grazie
Gioberto,IK7LMX


Messaggio di I3JKI

Qualcuno è a conoscenza dei dati sul numero dei radioamatori sia nominalmente esistenti sia operativi a tutti gli effetti in Italia, in Europa e nel mondo.
Sarebbe interessante anche conoscere il trend di crescita oppure di decrescita.
73 de i3jki Roberto







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Roberto I3JKI
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IN3ECI

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Inserito il - 23/02/2022 : 06:52:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
I3JKI ha scritto:

Grazie a te Gioberto, Erano le notizie che volevo leggere. Avevo la sensazione che, nonostante tutto, ci sia un incremento di patentati e quindi di autorizzazioni. La passione della radio è sempre viva e diffusa. Credo che lo sia anche tra i giovani. È anche vero quello che dici tu, dobbiamo uscire dalle nostre stanze e andare anche nelle scuole e nelle piazze, tra la gente .Sono sicuro che la radio e i radioamatori hanno ancora un futuro. 73 a tutti de I3jki Roberto


Non credo alla pubbliità nelle scuole e piazze come strumento per accendere una passione o per esortare qualcuno a considerare divertente giocare con le radio. Può generare certamente curiosità nel breve periodo. Al massimo può servire per incrementare il numero di autorizzazioni: L'obiettivo è aumentare il numero di bonifici da 5 euro annuali, oppure riuscire ad installare e usare nuove stazioni radio negli appartamenti ?
Questo è il problema fondamentale che stiamo sviscerando. Vogliamo conoscere il numero di radioamatori oppure quello dei pagatori di bonifici ? quale tra i due gruppi sta salendo e qualle discendendo ?

La mia sensazione è che i nuovi call distribuiti riescano forse, forse, a coprire le morti o gli abbandoni. "Nuovi call" non significa nuovi radioamatori, come "abbandoni o morti" non significa che sia riferito esclusivamente a radioamatori.

Un "nuovo call" si potrà trasformare in "potenziale radioamatore" se investe qualche migliaio di euro in atrezzatura,libri,studio e quindi se crede davvero nella sua presunta passione; se continuerà ad usarla ancora a 5 anni dall'esame, se riuscirà a far convivere questa attività con le sue esigenze economiche, familiari e condominiali. Tutti gli altri rimarranno "pagatori di 5 euro annui" o forse nemmeno tali..











Modificato da - IN3ECI in data 23/02/2022 06:56:51

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FT-817 + Dolomiti.. what else ? http://www.in3eci.it IQRP 834 http://aprs.fi/#!mt=roadmap&z=16&ca...00&tail=3600

...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

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IC8BNR

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Inserito il - 23/02/2022 : 09:18:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IC8BNR Invia a IC8BNR un Messaggio Privato
Il tema è alquanto interessante, ma -a parer mio- tocca fare una riflessione specifica.

Accendo la Radio e, nonostante il presunto calo degli appassionati, ascolto tante stazioni.
E se vi sono spedizioni importanti in giro, il numero dei partecipanti alla festa si espande a dismisura.

Apro AF e, nonostante lo sbandierato aumento degli iscritti, leggo due o tre discussioni al giorno.
Quando vi è qualcosa su cui polemizzare, naturalmente: altrimenti manco quello.

Ne consegue che chi ha passione, curiosità, spazio ed antenne fa quotidianamente Radio.

Chi è frustrato e soccombente, fa quotidianamente AF.

Fermo restando che la lettura è talvolta spassosa, ancor di più quando intervengono alcuni personaggi ego-presunti-radioamatoriali.

Ma se proprio si vuol fare un bel funerale, ecco, tenderei a spostare l'obiettivo altrove, piuttosto che sul mondo Radioamatoriale.

Perché quest'ultimo, pur con tutte le problematiche del caso, non sparirà mai.
Hai voglia a tirargliela, amico baofengaro: ci sarà sempre un bambino che, da qualche parte, si innamorerà di questa incredibile magia.
E la porterà avanti, fino alla fine, con amore e fierezza.

Chi non ha le possibilità e le voglie di cui sopra potrà invece continuare a crearsi un personaggio su questa divertente piattaforma e dilettarsi a sminuire un mondo del quale, però, non fa assolutamente parte.

Altrimenti basterebbe osservare un video di aerei su Youtube per sentirsi pilota.
O guardare un film di Rocco Siffredi per...
Vabbè, ci siam capiti.


73!









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I3JKI

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Inserito il - 23/02/2022 : 11:59:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I3JKI Invia a I3JKI un Messaggio Privato
IC8BNR ha scritto:

Il tema è alquanto interessante, ma -a parer mio- tocca fare una riflessione specifica.

Accendo la Radio e, nonostante il presunto calo degli appassionati, ascolto tante stazioni.
E se vi sono spedizioni importanti in giro, il numero dei partecipanti alla festa si espande a dismisura.

Apro AF e, nonostante lo sbandierato aumento degli iscritti, leggo due o tre discussioni al giorno.
Quando vi è qualcosa su cui polemizzare, naturalmente: altrimenti manco quello.

Ne consegue che chi ha passione, curiosità, spazio ed antenne fa quotidianamente Radio.

Chi è frustrato e soccombente, fa quotidianamente AF.

Fermo restando che la lettura è talvolta spassosa, ancor di più quando intervengono alcuni personaggi ego-presunti-radioamatoriali.

Ma se proprio si vuol fare un bel funerale, ecco, tenderei a spostare l'obiettivo altrove, piuttosto che sul mondo Radioamatoriale.

Perché quest'ultimo, pur con tutte le problematiche del caso, non sparirà mai.
Hai voglia a tirargliela, amico baofengaro: ci sarà sempre un bambino che, da qualche parte, si innamorerà di questa incredibile magia.
E la porterà avanti, fino alla fine, con amore e fierezza.

Chi non ha le possibilità e le voglie di cui sopra potrà invece continuare a crearsi un personaggio su questa divertente piattaforma e dilettarsi a sminuire un mondo del quale, però, non fa assolutamente parte.

Altrimenti basterebbe osservare un video di aerei su Youtube per sentirsi pilota.
O guardare un film di Rocco Siffredi per...
Vabbè, ci siam capiti.


73!




Claudio quoto al 100%
Grazie, hai espresso il mio pensiero che avevo tenuto per me per non fomentare reazioni polemiche e flame...
Caffè pagato e pure la pizza!
73 de i3jki Roberto






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Roberto I3JKI
ex-I5JKI ex-I8JKI
Sezione ARI: San Donà di Piave - W19 -IQ3SD
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I4YFC

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Inserito il - 23/02/2022 : 16:17:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4YFC Invia a I4YFC un Messaggio Privato
IN3ECI ha scritto:
Non credo alla pubblicità nelle scuole e piazze come strumento per accendere una passione o per esortare qualcuno a considerare divertente giocare con le radio.
Può generare certamente curiosità nel breve periodo.....

E hai totalmente ragione !

Sperimentato ampiamente nella mia sezione dove in epoche molto più "fertili", ci siamo "sbattuti" spesso a ns spese sotto forma di tempo, denaro, ferie e permessi dal lavoro non retribuiti, serate cosiddette "a tema" e corsi per patente con altrettanto tempo rubato a figli e famiglia per dedicarlo a iniziative finite nel nulla più totale.

Ecco alcuni esempi per tutti tra i tanti di cui sono stato coinvolto e che hanno avuto risultati pari a ZERO:

PRIMO ESEMPIO:
Nel 2007 riuscimmo con non poche difficoltà, sbattimenti e giornate rubate a impegni lavorativi ad organizzare quello che sarebbe stato il PRIMO collegamento tra una scuola pubblica (il liceo scientifico di PC) e la ISS.
Evento organizzato nei minimi particolari e che vide la presenza, oltre che dell'intero corpo insegnante e allievi del liceo, delle autorità locali comunali, provinciali, delle F.F.A.A., delle F.d.O., di personaggi politici, del rappresentante MISE E.R. ecc.

Operativamente fu un grande successo che finì anche sulla locale TV, da cui peraltro fu annunciata come "telefonata" tra il Liceo e la ISS (senza minimamente citare la sezione ARI.........!!!)

RISULTATO ?
Sapete quanti dei 700 studenti del liceo si siano scomodati anche solo a chiederci come diventare radioamatore ???

ZERO....!!!!!!

Non ci fu uno che uno cui tale evento avesse suscitato la minima curiosità.
Probabilmente avranno pensato anche loro che stavamo telefonando alla ISS, come annunciato nella TV locale......

Anzi no, mi correggo, effettivamente uno ci fu, e si presentò in sezione alcune sere dopo a chiedere informazioni su come diventare radioamatore: oggi egli é IZ4TLO.

E sapete perché ?

Non perché avesse assistito al collegamento (a domanda ci disse che quel giorno lui non era nemmeno presente a scuola), ma perché era mosso da una sua passione intrinseca e innata probabilmente trasmessagli dal padre ed erano già mesi che cercava di mettersi in contatto con qualche radioamatore piacentino senza riuscirci.
E quando venne a conoscenza dell'evento gli bastò chiedere alla Preside del liceo se gli dava un nostro recapito...!!!

SECONDO ESEMPIO:
Qualche anno prima, su richiesta del preside all'Istituto Professionale IPSIA della città, grazie all'interessamento dell'insegnante (IW4AAC) fummo invitati ad organizzare un incontro coi ragazzi del corso di radiotecnica.
Anche questo incontro fu organizzato con grande dispendio di tempo:

3 mattine passate tra le varie classi con briefing, proiezioni di diapositive, esposizione di materiale radio e infine installazione di stazione HF in aula magna e dipolo multibanda nel cortile e con una intera mattinata di collegamenti DX effettuati anche con la partecipazione degli studenti....

Risultato dell'operazione ?

ZERO !!!

A differenza del caso precedente, qui non ci fu un solo studente a farsi vivo nemmeno dopo..... con rammarico dello stesso insegnante dei corsi dei Radiotecnica (IW4AAC) che ci restò male almeno quanto noi, se non di più ...

Potrei fare altri esempi di manifestazioni con esiti deludenti, come i tanti JAMBORY ON THE AIR con gli scout da cui forse ricavammo (a mia memoria) uno o forse due nuovi OM (erano gli anni 70-80, quindi tempi ancora "fertili"), persone delle quali oggi non c'é più traccia né in sezione né "on air".

La mia personale convinzione é che non serve sforzarsi per suscitare tali interessi perché anche nei pochi casi che ne potrebbero risultare, saranno "fuochi di paglia" che si spengono subito...

Se uno la passione ce l'ha dentro, non ha bisogno di "essere acceso", anzi, é lui che viene da te a "chiederti il fiammifero", esattamente come quel ragazzo liceale (IZ4TLO) che da tempo cercava di mettersi in contatto con qualche radioamatore (cercava il fiammifero), così come fece il sottoscritto quando, all'età di 15 anni, mi misi alla ricerca nella mia città dell'esistenza di "possibili creature aliene" ....... !!!

Per cui, visti i risultati, da tempo nella mia sezione abbiamo smesso di perdere inutilmente tempo per cercare di "cavar sangue dalle rape..."

IN3ECI ha scritto:
La mia sensazione è che i nuovi call distribuiti riescano forse, forse, a coprire le morti o gli abbandoni.....

Confermo, almeno qui da noi, a parte gli "abbandoni" spontanei, sono i numeri degli "SK" che stanno preoccupando.... ormai non passa anno nel quale si iscrivano a bilancio troppi..... necrologi con relativo invio alla redazione di RR delle foto dei colleghi....!!!

IN3ECI ha scritto:
Nuovi call non significa nuovi radioamatori....

Qui però vorrei fare un distinguo:

Oggi, qrazie a "San Watsapp" e tutta la sfilza di tecnologie collegate, é praticamente impossibile che in sezione si presentino "specie" di "cacciatori", "pescatori", "fungaioli", "tartufai" o i vari "butta giù la pasta che arrivo"..... per cui almeno quelle "rare specie" rimaste (e in pericolo di estinzione) che bussano alla nostra porta possiamo supporre non essere motivati dalle ragioni di cui sopra, ragioni che invece, tra gli anni 70 e i 90, hanno "infettato" il 90% di coloro che si iscrivevano ai corsi che il sottoscritto teneva in sezione.....

Per cui quei pochi (anzi rarissimi) sono (anzi dovrebbero) presumibilmente essere "genuini" e non "contagiati"...

IN3ECI ha scritto:
Un "nuovo call" si potrà trasformare in "potenziale radioamatore" se......
crede davvero nella sua presunta passione....
continuerà ad usarla ancora a 5 anni dall'esame....
riuscirà a far convivere questa attività con le sue esigenze economiche, familiari e condominiali.

Vero, anche se tra i tanti "SE" che hai elencato, molti sono autentiche "bombe a tempo" destinate prima o poi a scoppiare, tra cui, a parte quelle familiari, professionali, economiche ecc. ci sono tra la più insidiose quelle CONDOMINIALI verso la quali chiedo a tutti i "giurispudenzialisti" fiduciosi e convinti che "nulla può fermarci" di risparmiarmi tutte le sciocchezze come il "diritto di antenna" o altri più o meno pseudo diritti, facili da recitare e sbandierare come scontati ed inalienabili ma che poi nella realtà di trasformano in situazioni che in molto casi sono sfociate in guerre, dispetti, liti, subdole vendette nonché cause in tribunale che non sempre hanno avuto esiti soddisfacenti ma invece hanno sortito SEMPRE l'effetto di 1nca22ature con spese legali per importi superiori al costo di un TS890 o di un FT5000..... .... come accaduto a un nostro collega che per ottenere soddisfazione é stato in causa un paio di anni col condominio, causa vinta si ma..... a caro prezzo, sia di denaro che di arrabbiature....... tanto da chiedersi se ne valesse la pena.........!

IN3ECI ha scritto:
Tutti gli altri rimarranno "pagatori di 5 euro annui" o forse nemmeno tali..

Probabilmente "nemmeno tali".......






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i8ixo

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Inserito il - 23/02/2022 : 23:28:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i8ixo Invia a i8ixo un Messaggio Privato
Io penso che i grandi numeri sbandierati dalle associazioni, comprese anche le migliaia di iscritti qui su Arifidenza siano più una forma di promozione e di utilizzo della comunicazione come propaganda.
Su Arifidenza chi scrive sono 4 gatti sempre gli stessi nonostante le migliaia di iscritti. Le frequenze delle VHF-UHF sono spessissimo mute (ho 3 radio accese tutto il giorno) e quelle delle HF sono molto meno trafficate di qualche anno fa. I modi digitali rimangono una nicchia. Può darsi sia l'effetto della scarsa propagazione, ma questa può essere una teoria non è detto che sia la verità. Nella realtà, la verità di quanti radioamatori siano tali e non solo iscritti (che è altra cosa) nessuno lo sa nè lo può sapere perchè non c'è modo.
C'è però un comune senso di disinteresse verso i radioamatori. Chiunque mi conosce da anni si stra-meraviglia come io di questi tempi possa ancora essere un radioamatore. Posso ovviamente spiegare, ma mi è evidente che l'interesse per il mondo della comunicazione dilettantistica via radio è molto, ma molto, diminuito nel tempo e mi è difficile credere che i numeroni sbandierati siano veritieri. Ma è un'opinione personale.
Ciao
Paolo






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I4YFC

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Inserito il - 25/02/2022 : 02:20:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4YFC Invia a I4YFC un Messaggio Privato
A proposito del calo nella frequentazione delle bande HF nei modi classici come la fonia SSB, calo secondo i più da addebitare alla scarsa propagazione, ieri notte verso le 01:55 locali mentre spazzolavo un pò tutte le bande ovunque silenti silenti ho "beccato" una chiamata "DX" che per un attimo mi ha fatto pensare che si fosse aperta una propagazione fantastica, dopo di che, sempre per un attimo, ho pensato che il mio display fosse guasto e sbagliasse a indicare la frequenza.
Avrei voluto registrarla ma non ho fatto in tempo per cui ve la racconto:

-La chiamata era a 27.555 USB (proprio 27.555)
-Il chiamante era IK2ABRS (si, avete letto bene... IK2ABRS)
-Faceva chiamata per "Messico e Toronto Canada" (chissà poi perché questo strano abbinamento)

Dopo una infinita serie di chiamate cui nessuno rispondeva, gli ha risposto uno di.... Varese... al quale ha spiegato che lui era della "Provincia di Lodi, in Lombardia, Italia, Italy, Europa"............

Ah, dimeticavo...

"Kappa, Kappa, ......Santiago 9 radio 5......e a te il michelino.......Kappa, Kappa, Roger Roger.....coi salutoni da IK2ABRS "....!!!!

E poi ci lamentiamo che da noi nessuno fa più chiamata in SSB perché sono tutti in FT8 ?
Questi fanno i DX in 27 in fonia e col Messico !!..... Kappa, Kappa....!!









Modificato da - I4YFC in data 25/02/2022 02:24:24

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I4NZX

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Inserito il - 25/02/2022 : 22:23:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4NZX Invia a I4NZX un Messaggio Privato
Buonasera, non ho letto tutti gli interventi ma dico la mia:

- Non ci sono mai stati tanti radioamatori come oggi. Per radioamatore intendo il radioamatore, non quelli che comprano la radio giapponese e si divertono a passare le giornate a collegare tutte le province o stati o castelli ecc.

- Costoro, che spesso manco ci pensano a perdere del tempo a lottare con lo stato per prendere la licenza, fanno cose di grande fascino. GNURadio, Osmocom, LORA, mille cose SDR, i primi che vengono in mente. Hanno i loro raduni, tipo CCC in Germania.

-Età 20 - 60 a occhio.

- Manca la percezione che il proselitismo non può funzionare. Succede perché si mostrano persone strane che non si capisce bene per cosa si stiano divertendo. Comunicano? Boh. Bella scoperta. Fategli invece vedere che si riescono a fare cose innovative e con risvolti pratici e lavorativi.

In sostanza: la rovina della disciplina radioamatoriale è stata la disponibilità dei vari Y, I, K eccetera.








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IN3ECI

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Inserito il - 26/02/2022 : 08:11:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
I4NZX ha scritto:

Buonasera, non ho letto tutti gli interventi ma dico la mia: - Non ci sono mai stati tanti radioamatori come oggi. Per radioamatore intendo il radioamatore, non quelli che comprano la radio giapponese e si divertono a passare le giornate a collegare tutte le province o stati o castelli ecc. Costoro, che spesso manco ci pensano a perdere del tempo a lottare con lo stato per prendere la licenza, fanno cose di grande fascino. (...) In sostanza: la rovina della disciplina radioamatoriale è stata la disponibilità dei vari Y, I, K eccetera.


un punto di vista innovativo per questo forum, bravo.Il tuo pensiero ricalca molto quello di Paolo IK8XOO che ha del coraggioso, dell'utopistico ma che in parte anche condivido. Quello che affermi è vero, ma il significato di "radioamatore" è inteso come responsabile di una stazione radio a seguito di un esame superato con successo e tatuato con un nominativo. Il significato di "radioamatore" che intendi tu è assoluto, cioè un individuo qualsiasi, di qualunque cultura ed estrazione sociale che ama l'elettromagnetismo e tutte le impilcazioni che ne conseguono e ne osserva o applica gli effetti nelle varie frequenze libere, quindi non le nostre, messe a sua disposizione.

A patto di usare tecnologie rigidamente omologate, non modificbili per il radioamatore "appassionato" c'è molto da scoprire. Per modificare ed usare componenti "fuori specifiche" invece, bisogna superare un esame. Probabilmente oggi ci sono molte più opportunità a basso costo per sperimentare rispetto solo a 20 anni fa. La passione comunque deve già esserci, la tecnologia o l'esame al massimo ne agevola lo sviluppo.

Attenzione a non cadere nella facile trappola del "fare così è meglio di fare cosà", oppure "il vero radioamatore si dimostra tale se è aderente a certi comportamenti invece che altre" ecc.. Forzare l'incasellamento in determinati stereotipi standardizzati, uccide la passione che è una importante forma di creatività. Chi attiva castelli o il diploma della frittata con patate non ha meno dignità di chi realizza in cantina satelliti per OM. Sono due modi equivalenti di vivere il radiantismo. La passione è la stessa ma viene solo espressa in maniera differente; Caravaggio Mondrian, Pollok, Guttuso: ognuno di loro ha espresso in modo differente la propria idea di pittura: senza addentrarsi nel filosofico, ma come stabilire chi c'è riuscito meglio ? Nessuno di loro ha dovuto superare un esame che gli permettesse di prendere in mano un pennello. Sterminate schiere di pittori formati in accademia in 5 secoli, invece, oggi nessuno li ricorda.. ed in effetti come affermi anche tu, la passione è trasversale all'aver superato un esame.
Quale di questi questtro pittori sarebbe da trascinare in piazza, o in un forum, o in TV, per avvicinare i giovani alla passione per la pittura?
Il celebre "servizio" radioamatoriale è autoistruzione verso se stessi , non verso gli altri quindi il "proselitismo radioamatoriale" come concetto, già decade perchè presuppone che la passione ci sia già, non si può imporre. Nessuno mi può convincere con l'esempio, con le piazze, con il moltiplicarsi di club tematici, che sia diverrtente infilare velieri nelle bottiglie se a me invece piacesse suonare il pianoforte..



di seguito il link (estratto) per conoscere gli interessanti punti di vista di IK8XOO e IK8LTB che, secondo me, in entrambi si trovano ottimi spunti di discussione che affrontano, da punti di vista differenti, le argomentazioni sollevate anche da NZX e altri

http://www.in3eci.it/bbb/file_content/fl570.pdf

qui invece la rivista completa pubblicata da ARSitalia

http://arsitalia.it/download/LA-RAD...rzo-2022.pdf








Modificato da - IN3ECI in data 26/02/2022 09:13:02

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...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

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